La “sensibilizzazione” è uno dei concetti fondamentali posti alla base del corretto sviluppo delle attività a tutela della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro sia dal D.Lgs. 81/08, sia dalla Ohsas 18001:2007 ma ancor più dalla recente ISO 45001:2018.
Spesso sentiamo menzionare il
termine “sensibilizzazione” in interviste, articoli, corsi di formazione e
convegni come un concetto da applicare costantemente, ma poi, ultimata la
lettura o il corso formativo, tutto torna all’errata normalità quotidiana.
Navigando sul web, alla ricerca
di una definizione del termine “sensibilizzazione”, è particolarmente
interessante quella data dal vocabolario del Corriere della Sera, per come può
essere calata in un contesto Aziendale con particolare riferimento alla materia
della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, ossia “Azione volta a richiamare e sollecitare l’attenzione dell’opinione
pubblica su problemi, valori e ideali”.
La corretta normalità
quotidiana dovrebbe infatti derivare dalla costante applicazione in ambito
Aziendale di tale definizione in cui l’“Azione
volta a richiamare e sollecitare l’attenzione” ricade sulla figura del
Datore di Lavoro e figure Responsabili, “dell’opinione
pubblica” dei Rappresentanti dei Lavoratori e dei lavoratori stessi
contrattualmente connessi all’azienda, “su
problemi” malattie professionali, infortuni e mancati infortuni, procedure
e misure di sicurezza adottate, corretta applicazione delle normative cogenti,
adeguatezza di macchinari, attrezzi e prodotti impiegati, “valori” come rispetto della salute e sicurezza propria e dei propri
colleghi e collaboratori e “Ideali” ossia il
raggiungimento degli obiettivi.
L’applicazione di un SGSL è la
soluzione più adeguata per un costante processo di sensibilizzazione ed ancor
più se redatto sulla base della nuova ISO 45001:2018 che, al punto norma 5 “LEADERSHIP E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI”,
tratta tale concetto in modo approfondito affinché si sviluppino
processi per la consultazione dei lavoratori a tutti i livelli e funzioni e,
ove istituiti, dei Rappresentanti dei lavoratori per identificare pericoli,
valutare rischi e opportunità e determinare le azioni necessarie per eliminare
i pericoli e ridurre i rischi per la Salute e Sicurezza sul Lavoro.
A differenza quindi della sola
applicazione delle norme cogenti, facenti parte della Legislatura Nazionale che
richiamano il concetto di sensibilizzazione tramite il coinvolgimento dei
Lavoratori in modo del tutto superficiale, la nuova ISO 45001:2018 dedica
un intero punto norma per approfondire l’argomento sensibilizzazione e stabilire modalità per una
vera creazione di Leadership, partecipazione e quindi coinvolgimento dei
lavoratori, il tutto finalizzato, oltre che al raggiungimento degli obiettivi, anche
e soprattutto al miglioramento continuo.
E allora perché non dotarsi di un
SGSL sviluppato sulla base di una norma volontaria se questa ci può essere di
aiuto ad essere più “Sicuri” e a distinguerci in mezzo a tanti?
La risposta a voi lettori dopo un
istante di riflessione.
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