Le conseguenze del mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: il caso di Frosinone

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E' recente (24 giugno 2019) la notizia dell'incendio in un'azienda di rifiuti speciali laziale. Le fiamme avrebbero interessato soprattutto carta e cartone. Sarebbe bruciata anche plastica, ma in percentuale minore. Il caso di Frosinone mostra le conseguenze del mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e forse della mancanza di un Sistema di gestione per la sicurezza nei luoghi di lavoro SGSL.

Purtroppo è solo una delle tante notizie sul tema della mancata gestione preventiva del rischio, e la citiamo perché di per sé rappresenta un caso da manuale di cosa non dovrebbe mai capitare in un'azienda del genere.

Di seguito, la lunga lista di conseguenze (qui compaiono solo quelle di breve periodo, ma è facile immaginare che ve ne saranno altre a cascata nel medio - lungo raggio!) che l'evento ha innescato.

L'incendio, verificatosi a Frosinone, ha da subito avuto un forte impatto sulla quotidianeità dei cittadini della zona interessata poiché, verificatosi domenica pomeriggio, al lunedì successivo era ancora attivo. Sono state impiegate diverse squadre di pompieri per il suo spegnimento, e l'aria si è fata subito irrespirabile.

L'ordinanza urgente del Sindaco


Di conseguenza, il sindaco ha firmato un’ordinanza urgente invitando - in via precauzionale - la popolazione a restare lontano dal luogo dell’incendio per un raggio di almeno due chilometri.  Nella stessa ordinanza si legge: "Uscire solo per urgenze e con mascherina e spegnere i condizionatori. Uscire di casa solo per motivi urgenti e possibilmente con mascherine igienico sanitarie, disattivare gli impianti di areazione forzata e di condizionamento e tenere chiusi gli infissi esterni (finestre e portoni) fino al momento in cui non sarà definitivamente cessata l'allerta". 
Sempre per salvaguardare l'incolumità pubblica, l'ordinanza ha disposto anche la chiusura degli edifici pubblici e della relativa attività anche all'interno delle aziende private, ad eccezione degli operatori di servizi pubblici essenziali. Anche l'azienda di trasporto pubblico ha ridotto i viaggi e  disposto per gli autisti dei bus l'utilizzo delle mascherine, 

Le verifiche dell'Arpa


Poi è stata la volta delle verifiche dell’Arpa: sono arrivati sul luogo i tecnici di Arpa Lazio, l’agenzia regionale di protezione ambientale, per verificare le ripercussioni sulla qualità dell’aria. "È necessario – ha dichiarato  il Sindaco Ottaviani chiedendo la massima collaborazione – adottare tali accorgimenti in quanto ancora non abbiamo certezza della tipologia speciale dei rifiuti in combustione".  Dalle prime rilevazioni è emerso subito l'innalzamento del livello di Pm10 dell'aria in alcune zone della città. L’Arpa, intanto, ha inviato alcuni campioni di diossina, Ipa e Pcp (composti volatili) a Rieti per avere indicazioni più precise. Le scuole rimaste aperte oltre la fine dell'anno scolastico, pubbliche e private sono state chiuse. 

Altri provvedimenti


E ancora: il sindaco ha ordinato di sospendere, entro un raggio di due chilometri dal luogo dell'incendio e fino al 9 luglio la raccolta e il conseguente consumo di frutta e ortaggi, come pure il prelievo idrico a fini alimentari da vasche e pozzi non protetti dalla precipitazione aerea. E' scattato poi il divieto di pascolo.
Misure precauzionali sono state prese nei comuni vicini, e al presidente della Regione è arrivata la richiesta di bonifiche immediate e divieto di costruire stabilimenti industriali dello stesso tipo nell'area interessata.

Non sappiamo se l'azienda fosse dotata di un qualsivoglia sistema di gestione. Certo è che, senza un accurato piano di gestione del rischio, eventi del genere possono verificarsi con più facilità. In situazioni così, non si può fare affidamento solo e soltanto sulla tempestività dell'RSPP nello spegnere le macchine o nell'allertare i soccorsi, né fare affidamento su qualche manuale antincendio dimenticato in uno scaffale chissà da quanto. Occorre che  vengano messi in essere comportamenti di buon senso, sia nella gestione ordinaria, che a maggior ragione in momenti di emergenza, in modo da far fronte in maniera efficace ad ogni imprevisto causato da qualsivoglia fattore.


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