Ecco il Rapporto INL 2018 su vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale

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Il 18 aprile scorso è stato presentato il Rapporto annuale (2018) dell'attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale che costituisce il documento riepilogativo dei risultati dell'attività ispettiva svolta dal personale dell'Ispettorato, dell'INPS e dell'INAIL. 
Gli accertamenti riportati riguardano le fattispecie di lavoro nero ed irregolare, le forme di evasione ed elusione contributiva e le violazioni delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nei settori di competenza dell'Ispettorato.
Il rapporto indica che cresce il tasso di irregolarità per le violazioni di sicurezza sul lavoro (16.394 le aziende irregolari, tasso di irregolarità dell'82%, in crescita del 5% rispetto al 2017). 
L'Ispettorato sottolinea il raggiungimento degli obiettivi di vigilanza nonostante il calo di unità ispettive (155 in meno rispetto al 2017). Riportiamo di seguito i principali dati in materia di sicurezza ed esternalizzazioni, rimandando alla consultazione del Rapporto 2018 diffuso sul sito dell'Ispettorato per tutti gli altri dati (per esempio in materia di lavoro nero e violazioni contributive).

Violazioni in Sicurezza sul Lavoro nel Rapporto INL 2018 

L'azione ispettiva ha riguardato:

• oltre ventimila aziende, 16.394 delle quali, all'esito dei poco più che ventimila accertamenti definiti, sono risultate irregolari. Il tasso di irregolarità delle aziende ispezionate è cresciuto, come detto sopra.
• Nel corso degli accertamenti, sono state contestate complessivamente 31.218 violazioni (26.885 penali e 4.333 amministrative). Tra gli illeciti penalmente rilevanti, 22.198 afferiscono a violazioni prevenzionistiche, mentre 4.237 irregolarità riguardano l'art. 4 della L. n. 300/1970, che disciplina le condizioni per l'installazione degli impianti di videosorveglianza e degli altri strumenti di controllo. 

Degli illeciti contestati con riferimento al D.Lgs. n. 81/2008

il 54% ha riguardato la violazione degli obblighi contenuti nel "Titolo IV - Cantieri temporanei o mobili", in relazione sia alle misure organizzative per la salute e la sicurezza nei cantieri, sia a quelle più specifiche per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota; 
• il 39% è invece riferito all'inosservanza delle disposizioni del "Titolo I", concernente gli aspetti generali di sicurezza; 
• il restante 7% ha riguardato il mancato rispetto degli obblighi contenuti negli altri titoli (rischi specifici). 

Illeciti di sicurezza sul lavoro nel Rapporto INL 2018 

La tipologia di illeciti di sicurezza sul lavoro riscontrati dall'Ispettorato conferma la prevalenza delle violazioni connesse ai rischi di caduta dall'alto, pari al 29,28%; evidenzia la persistente inadeguata attenzione, da parte dei datori di lavoro ispezionati, agli obblighi di carattere generale alla base della tutela del lavoratore, con particolare riferimento a: sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ove si registra un tasso di irregolarità pari al 15,36% (a fronte del 13% del 2017); adempimenti in materia di formazione ed informazione, con un tasso di irregolarità del 10,47% (a fronte del 12% del 2017). 

Considerato che l'attività di vigilanza dell'Ispettorato investe prevalentemente il settore edile, il rapporto offre un'analisi più dettagliata dei dati riferiti alle violazioni delle norme contenute nei Titoli III "uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale" e IV "cantieri temporanei o mobili" del d.lgs. n. 81/2008 nel settore delle costruzioni: su 12.833 illeciti contestati, il 51% ha riguardato il rischio di caduta dall'alto (52% nel 2017); ha trovato conferma la significativa percentuale di illeciti relativi agli obblighi dei coordinatori e dei committenti, pari al 13% delle violazioni accertate in edilizia.

Esternalizzazioni 

Gli accertamenti concernenti le irregolarità in materia di decentramento produttivo (appalto, distacco o somministrazione) hanno riguardato complessivamente 10.877 lavoratori coinvolti in forme di esternalizzazione fittizia. I casi di fenomeni interpositori rilevati sono risultati così distribuiti nei diversi settori merceologici: trasporto e magazzinaggio (1.951 lavoratori interessati), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (1.927 lavoratori interessati), costruzioni (1.902 lavoratori interessati), attività manifatturiere (1.592 lavoratori interessati). 


Conclusioni  e prospettive


Il rapporto evidenzia come il settore edile resti ancora sotto osservazione, ed in particolare nel caso di cantieri temporanei e mobili e in tutte le situazioni in cui si lavora con rischio caduta dall'alto. 

Negli ultimi tempi, molte sono state le pronunce della Cassazione in merito ad infortuni, spesso con esito mortale per il lavoratore, dovuti proprio all'inosservanza delle regole basilari per garantire la sicurezza nei cantieri. Alcune hanno peraltro riguardato casi di esternalizzazione, per i quali la Corte è stata chiamata a fare chiarezza sui soggetti in capo ai quali ricadono gli obblighi e le responsabilità in materia di sicurezza dei lavoratori. 

Infine, segnaliamo come negli ultimi tempi l'INAIL abbia pubblicato numerose guide sulla sicurezza nei cantieri, corredate di immagini e manuali esplicativi al fine di rendere tutti gli operatori consapevoli di quali sono le soluzioni oggi a disposizione di chi gestisce e lavora in ambito edile.

Nei prossimi articoli approfondiremo entrambi gli argomenti sul sito di Sistema Iso.


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