SGA e D.Lgs. n. 231/2001: vantaggi indiretti?

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SGA e D. lgs. n. 231/2001: quale relazione?
Partendo da una disamina degli elementi fondanti di un sistema di gestione ambientale SGA conforme alle ISO 14001 ci si chiede  quali possono essere le implicazioni pratico-operative e i vantaggi, anche di natura indiretta, in particolare in relazione al D.Lgs. n. 231/2001, per un'impresa che attui un SGA

"Le motivazioni che portano le organizzazioni ad implementare in modo volontario un sistema di gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001 o al Regolamento EMAS possono essere diverse, e riconducibili ad aspetti di carattere finanziario (ad esempio riduzione dei costi connessi all’uso di risorse, efficienza produttiva, incentivi, ecc.), ma anche ai rischi connessi ad una non corretta gestione degli aspetti ambientali (ad esempio sanzioni in caso di violazioni normative, pressioni da parte della Comunità locale e della Pubblica amministrazione, difficoltà o maggiori costi di reperimento del credito, ecc.). Inoltre, da tempo in diversi settori l’eccellenza di un’organizzazione dal punto di vista delle sue prestazioni ambientali sta diventando un significativo vantaggio in termini di business. E, d’altra parte, risulta sempre più diffusa la preferenza verso fornitori dotati di sistema di gestione ambientale (secondo ISO 14001 o secondo EMAS), in quanto indice di maggiore affidabilità del fornitore stesso" (tratto da Sistemi di gestione ambientale: perché sono un’opportunità per le organizzazioni? dell'ing. Erica Blasizza).  

Finalità e vantaggi della norma ISO 14001


La finalità della norma ISO 14001 è di fornire un supporto alle organizzazioni che intendono attuare un approccio sistematico nella gestione ambientale e migliorare, quindi, le proprie prestazioni. Dei vantaggi di cui può beneficiare un’organizzazione che implementa un sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001 ci siamo già occupati, qui è possibile riassumerli:
– consapevolezza sulla normativa ambientale applicabile (e gli adempimenti che ne derivano) e un presidio più attento sugli aggiornamenti normativi;
– maggior coinvolgimento della Direzione aziendale e partecipazione del personale dell’organizzazione; – miglioramento dell’immagine aziendale;
– conseguimento di vantaggi in termini finanziari e di competitività grazie ad una maggiore efficienza ed una riduzione dei costi (ad esempio per quanto riguarda le risorse energetiche utilizzate);
– possibilità di influenzare le performance ambientali lungo la filiera di approvvigionamento (e in particolare dei fornitori). 

Viene automatico chiedersi se i vantaggi sopra elencati si traducano per l'impresa anche in una limitazione concreta della possibilità di incorrere in violazioni in campo ambientale, in particolare rispetto alla responsabilità degli enti disciplinata dal D.Lgs. n. 231/2001.

Chiariamo subito un punto: non si può sbandierare il fatto di aver implementato un SGA davanti al giudice che abbia riscontrato violazioni ex D.Lgs. n. 231/2001. 
Come chiarisce l'ing Blasizza, "In effetti, per quanto a oggi non vi sia una norma che contiene un riferimento esplicito al riconoscimento dei sistemi di gestione ambientale conformi alla norma ISO 14001 o al regolamento EMAS quali modelli conformi a quanto richiesto dal D.Lgs. n. 231/2001, non v'è chi non veda che un’organizzazione che si doti di un sistema di gestione ambientale, e che si impegni nella sua attuazione e miglioramento nel tempo, possa ridurre il rischio di carenze organizzative secondo il D.Lgs. n. 231/2001. Ciò appare in modo chiaro se consideriamo gli elementi fondanti di un sistema di gestione ambientale conforme alle ISO 14001.


Elementi fondanti di un sistema di gestione ambientale conforme alle ISO 14001


– definizione chiara di ruoli e responsabilità: tutte le figure che svolgono attività connesse agli aspetti ambientali devono essere chiaramente individuate;
– competenza e consapevolezza delle persone: in relazione alle attività svolte, devono essere individuate le competenze che le varie figure aziendali devono possedere, e tali competenze devono essere garantite nel tempo attraverso formazione, addestramento eccetera;
– modalità operative: devono essere definite rispetto a tutte le attività o situazioni sensibili o potenzialmente sensibili per l’ambiente, in modo da limitare la possibilità che siano realizzate in modo non corretto;
– adempimenti normativi: la base su cui poggia l’intero sistema di gestione ambientale è rappresentata dalla conformità alla normativa applicabile che richiede, evidentemente, di garantire anche idonee modalità per assicurare l’aggiornamento costante;
– programma di miglioramento: deve essere perseguito il miglioramento costante delle prestazioni ambientali dell’organizzazione;
– non conformità: le situazioni non conformi devono essere rilevate e gestite, a partire da un’attenta analisi delle cause all’origine della non conformità stessa che permette di capire se e quali azioni possono essere attuate per scongiurare che tali eventi si ripetano;
– audit: le verifiche periodiche sono volte ad avere un riscontro sul rispetto di quanto previsto dal sistema di gestione e dalla norma di riferimento".

Conclusioni


Tuttavia, l'autrice precisa come "A oggi non vi è un riconoscimento dei sistemi di gestione ambientale analogo a quello di cui al comma 5 dell’art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, che indica che i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 [fra poco più di due anni lo standard OHSAS 18001:2007 verrà definitivamente sostituito dalla ISO 45001:2018, ndr] si presumono conformi ai requisiti contenuti nel medesimo art. 30 e volti a definire un modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa secondo quanto previsto dagli artt. 6 e 7 del D.Lgs. n. 231/2001". (ibidem)

Nonostante ciò, l'autrice afferma che: "va ribadito che un’organizzazione che attua in modo efficace un sistema di gestione ambientale si dota a tutti gli effetti di uno strumento organizzativo utile anche per prevenire, in generale, la commissione di violazioni della normativa ambientale vigente, e, in particolare dei reati ambientali di cui al D.Lgs. n. 231/2001".(ibidem)

Il contenuto appena proposto ha carattere generale, e prescinde quindi da considerazioni e valutazioni legate a concreti contesti organizzativi. Per qualsiasi dubbio in materia, per richiedere un'analisi della performance del vostro attuale SGA o se ne volete implementare uno nella vostra organizzazione contattateci per richiedere un preventivo senza impegno.




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